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Backup sistema Linux con rsync

Per fare un backup completo dell’intero sistema Linux tramite l’utility rsync eseguire da terminale il comando:

$ sudo rsync -aAXv  --delete --exclude={"/dev/*","/proc/*","/sys/*","/tmp/*","/run/*","/mnt/*","/media/*","/lost+found"} / /mnt/<backup_disk_mount_point>

Il comando esegue una copia completa della radice /, escludendo le directory /dev, /proc, /sys, /tmp, /run, /mnt, /media, /lost+found, sulla directory /mnt/<backup_disk_mount_point>.

Sostituire backup_disk_mount_point con il nome della directory dove è stato montato il disco esterno come destinazione del backup.

Nel dettaglio:

  • rsync – un’utility per la copia dei file sia in locale che in rete, standard sulla maggior parte delle distribuzioni Linux.
  • -aAXv – i files vengono trasferiti in modalità “archivio” mantenendo permessi, attributi, proprietà e link simbolici.
  • –delete – elimina  nelle destinazione i file non presenti nella sorgente.
  • –exclude – elenco delle directory da escludere dal processo di copia.
  • / – directory sorgente.
  • /mnt/<backup_disk_mount_point> – directory di destinazione.

La cosa più importante da tenere presente è quella di escludere la path della destinazione, altrimenti rsync entrerà in una sorta di loop infinito.

Ripristino

Per effettuare il ripristino è sufficiente rilanciare il comando invertendo sorgente e destinazione.

Come cercare la posizione geografica di un indirizzo IP dalla riga di comando

Se si desidera cercare la posizione geografica di un indirizzo IP esistono diversi servizi online, come ad esempio Geo IP Tool. Tra questi è possibile provare il servizio ipinfo.io. A differenza di altri, ipinfo.io fornisce API di geolocalizzazione basate su JSON, quindi puoi facilmente cercare la geolocalizzazione dalla riga di comando, usando strumenti come curl.

Per esempio:

$ curl ipinfo.io/216.58.205.163

{
"ip": "216.58.205.163",
"hostname": "mil04s28-in-f3.1e100.net",
"city": "Mountain View",
"region": "California",
"country": "US",
"loc": "37.4192,-122.0570",
"postal": "94043",
"org": "AS15169 Google LLC"
}

Linux Mint Cinnamon con Enlightenment E21

Già da un po’ di tempo Linux Mint Mint 18 è diventata ufficialmente la mia distro linux preferita. Derivata da Ubuntu, ne eredita la semplicità e l’ottimo supporto all’hardware ma utilizza come interfaccia grafica Cinnamon che trovo davvero ben fatto per le esigenze di chi utilizza il PC come “desktop”, ovvero nella maniera più classica.

Di recente ho avuto modo di provare l’ultima versione di Enlightenment che ho sempre trovato fantastica anche se più adatta all’utente esperto. Si discosta molto da Cinnamon ma merita senz’altro di essere provata da chi, come me, programma. Aggiungerla al sistema tramite apt e i repository PPA è davvero semplice, basta aprire un Terminale e digitare:

$ sudo add-apt-repository ppa:niko2040/e19
$ sudo apt-get update
$ sudo apt-get install enlightenment terminology

A questo punto disconnettersi e avviare una nuova sessione selezionando Enlightenment come display manager (se si usa LightDM cliccare sull’icona a fianco del nome utente prima di confermare la password con il tasto INVIO).

Queste istruzioni sono valide ovviamente anche per Ubuntu.

Ricerca desktop

Una funzione che secondo me dovrebbe essere inclusa nei moderni desktop environment di Linux è la ricerca desktop, ovvero la ricerca di file per contenuto – e non mi riferisco solo a semplici file di testo ma anche documenti di office – e per parole chiave. Un po’ come su Windows oppure, meglio ancora, come in Spotlight su OS X.

In realtà esiste un tool che si avvicina molto e che ben si adatta per gli ambienti Gnome e Cinnamon: si chiama Tracker.

Tracker offre una semplice interfaccia grafica che permette di interrogare il database di indicizzazione, che viene gestito autonomamente dal suo motore interno lavorando in background.

Per averlo è sufficiente digitare nella shell:

$ sudo apt-get install tracker tracker-gui tracker-miner-fs

Quindi eseguire un logout e poi accedere di nuovo. Tracker eseguirà in background una prima indicizzazione della propria home directory. E’ possibile ovviamente personalizzare la configurazione del programma per meglio adattarlo alle proprie esigenze.

Oracle JVM in Ubuntu

Quando devo installare il run-time Java, ancora preferisco affidarmi all’implementazione di Oracle. Di seguito le istruzioni per installarla in Ubuntu tramite PPA.

$ sudo add-apt-repository ppa:webupd8team/java
$ sudo apt-get update
$ sudo apt-get install oracle-java8-installer

Il primo comando aggiunge il PPA all’elenco dei nostri sorgenti, il secondo aggiorna gli indici il terzo installa il pacchetto software corrispondente alla versione indicata. Quindi se si necessita di una versione differente basta cambiare il numero.