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Sostituzione batteria PRAM PowerBook G3 series

Di recente sono diventato il possessore di un PowerBook G3 Series in buone condizioni e completo di accessori (batteria, modulo floppy e lettore CD-ROM).

Purtroppo la batteria della PRAM era esausta e non teneva più la carica. Ciò comportava il problema di dover ogni volta reimpostare l’orologio e altre impostazioni. Questo PowerBook usa per la PRAM un tipo di batteria che non si trova più in commercio, eccetto per qualche fondo di magazzino dai costi proibitivi, oltre al dubbio possa funzionare ancora data l’obsolescenza.

Cercando in giro mi sono imbattuto su un forum dove un utente asseriva che la batteria altro non è che un gruppo di 6 pile a bottone del tipo Panasonic VL-2330 ancora in produzione e acquistabili sui principali siti di vendita materiale elettronico.

Così ho voluto verificare di persona e, dopo aver smontato il mio PowerBook seguendo le linee guida del Service Manual, ho scoperto che era proprio così: il packaging è composto da 6 batterie collegate in un certo modo.

Perciò ho acquistato le nuove batterie e, armato di saldatore e filo di stagno, le ho collegate tra loro basandomi sull’osservazione di quella originale. L’ho collegata, ho richiuso il tutto e con grande gioia non solo il mio PowerBook non si è bruciato, ma riesce ora a mantenere l’ora e tutte le altre impostazioni quando stacco l’alimentatore.

La Panasonic VL-2330 è una batteria al litio ricaricabile da 3V e secondo quanto riportato dal manuale del PowerBook, necessita di rimanere collegato alla rete elettrica per almeno 48h prima di raggiungere la piena carica.

Estrarre l’audio da un video

Un modo semplice e veloce per estrarre la traccia audio da un video è quello di di utilizzare FFmpeg. Aprire il Terminale e digitare:

$ ffmpeg -i myvideo.mp4 -vn -acodec copy audiotrack.m4a

sostituendo naturalmente il parametro myvideo.mp4 con il nome del file video dal quale si desidera estrarre l’audio.

L’utility FFmpeg non fa parte del sistema macOS ma può essere installata manualmente anche tramite Homebrew:

$ brew install ffmpeg

Facile e veloce!

Terminale migliorato in Mac OS X

Un piccolo consiglio per migliorare il Terminale in Mac OS X. Prima di proseguire vi prego di notare che non ho scritto “macOS” di proposito in quanto questo trick è consigliato per chi usa bash come interprete dei comandi nelle versioni meno recenti del sistema operativo con la mela.

Innanzitutto assicuriamoci che esista il file ~/.bash_profile nella propria home e che contenga quanto segue:

if [ -r ~/.bashrc ]; then
source ~/.bashrc
fi

Quindi andiamo a personalizzare il prompt dei comandi editando il file ~/.bashrc e inserendo quanto segue:

export PS1="[\033[36m]\u[\033[m]@[\033[32m]\h:[\033[33;1m]\w[\033[m]\$ "
export CLICOLOR=1
export LSCOLORS=ExFxBxDxCxegedabagacad
alias ls='ls -GFh'
alias ll='ls -lah'

Sulla rete si trovano molti esempi di personalizazzione. Queste sono le mie impostazioni preferite.

Rimozione dei file nascosti generati da macos

Il metodo più semplice per rimuovere i file nascosti generati da macOS su una chiavetta USB o su una SD card (quelli che iniziano per . e che solitamente non vengono mostrati dal Finder) è quello di eseguire il seguente comando da Terminale:

$ find /Volumes/<your-volume-name> -name '._*' -type f -delete

Nota: eseguire lo stesso comando senza l’opzione -delete per vedere i file nascosti presenti sul dispositivo.

Backup sistema Linux con rsync

Per fare un backup completo dell’intero sistema Linux tramite l’utility rsync eseguire da terminale il comando:

$ sudo rsync -aAXv  --delete --exclude={"/dev/*","/proc/*","/sys/*","/tmp/*","/run/*","/mnt/*","/media/*","/lost+found"} / /mnt/<backup_disk_mount_point>

Il comando esegue una copia completa della radice /, escludendo le directory /dev, /proc, /sys, /tmp, /run, /mnt, /media, /lost+found, sulla directory /mnt/<backup_disk_mount_point>.

Sostituire backup_disk_mount_point con il nome della directory dove è stato montato il disco esterno come destinazione del backup.

Nel dettaglio:

  • rsync – un’utility per la copia dei file sia in locale che in rete, standard sulla maggior parte delle distribuzioni Linux.
  • -aAXv – i files vengono trasferiti in modalità “archivio” mantenendo permessi, attributi, proprietà e link simbolici.
  • –delete – elimina  nelle destinazione i file non presenti nella sorgente.
  • –exclude – elenco delle directory da escludere dal processo di copia.
  • / – directory sorgente.
  • /mnt/<backup_disk_mount_point> – directory di destinazione.

La cosa più importante da tenere presente è quella di escludere la path della destinazione, altrimenti rsync entrerà in una sorta di loop infinito.

Ripristino

Per effettuare il ripristino è sufficiente rilanciare il comando invertendo sorgente e destinazione.